Il percorso
Nella primavera del 1608, sulla via del ritorno dopo essere stato in pellegrinaggio al Santuario di Loreto (Marche) e dopo essere passato, percorrendo le antiche vie della transumanza, per Villa Santa Maria in Abruzzo (la patria dei cuochi) a salutare i suoi familiari, Padre Francesco Caracciolo giunse nella città delle campane, Agnone (Molise).
Qui, nel convento dei padri dell’Oratorio di San Filippo Neri dove era stato accolto, fu preso da febbri violente e dopo pochi giorni, il 4 giugno, morì già in odore di santità. Il suo corpo venne riportato dai confratelli a Napoli (Campania), culla dell’Ordine dei Chierici Regolari Minori, ma gli agnonesi trattennero il suo cuore, che venne nascosto nella chiesa del convento dove si dice si trovi ancora oggi.
Oggi, su questi stessi luoghi, il Cammino San Francesco Caracciolo patrono dei Cuochi - legandosi al fiorire del trekking dei “Cammini d’Europa” e dei “Parchi e siti culturali ecclesiastici” – è un percorso di turismo religioso integrato, da Loreto a Napoli (550km), lungo il quale incontrare su queste “orme storiche e spirituali” natura, enogastronomia, spiritualità: turismo per “DEVOTI” e per “CAMMINATORI”.
4regioni: Marche, Abruzzo, Molise, Campania;
70 comuni, molti dei quali piccoli e piccolissimi;
4 parchi regionali: Monti Sibillini, Maiella, Riserva regionale di Rosello, Matese;
9 istituti alberghieri: Loreto, Ascoli, Pescara, Villa Santa Maria, Agnone, Teano, Vairano, Aversa, Napoli;
4 santuari mariani: Loreto, Santa Maria delle Grazie, Madonna del Canneto, Castelpetroso.