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Il santo

Il santo

Era finito un po’ nell’oblio, San Francesco Caracciolo
Eppure aveva fondato nel 1588 un ordine, i Chierici Regolari Minori, tant’è che una sua statua monumentale è collocata in San Pietro, dietro l’altare del Bernini e di fronte al Tabernacolo.
Eppure è stato proclamato nel 1848 compatrono di Napoli, tant’è che un suo busto argenteo è custodito nella Cappella del Tesoro nel duomo, insieme a quello di San Gennaro e quelli degli altri 50 compatroni.
Eppure era stato inviato dal Papa a fondare nuove case religiose in Spagna, dove si trovò nell’arco di dieci anni a interfacciarsi più volte con i re Filippo III e IV.
Eppure a Napoli aveva fatto tanto bene, in particolare assistendo i condannati a morte e le loro famiglie prestando servizio presso la Compagnia dei bianchi di giustizia.
Eppure a Roma, nella basilica di San Lorenzo in Lucina, folle di fedeli accorrevano per ascoltare incantati le sue prediche.
Eppure già alla sua morte erano avvenute guarigioni miracolose grazie alla sua intercessione, che gli valsero la proclamazione a Santo nel 1807.
Eppure apparteneva a una delle famiglie più influenti di tutto il Regno di Napoli, che possedeva oltre 500 feudi e decine e decine di titoli nobiliari, oltre a contare ben 10 cardinali e ancora più numerosi vescovi, per non parlare delle cariche civili e militari.
Ma lui aveva aggiunto per sé e i suoi confratelli, accanto ai tre voti canonici di povertà, castità e obbedienza, un quarto voto: quello di “non ambire” alle cariche ecclesiastiche.
Così Ascanio, quando intorno ai vent’anni, avendo contratto una malattia ritenuta contagiosa, decide di rimanere in isolamento, comprende nel suo cuore che vuole diventare qualcosa di diverso rispetto a quello che per la sua condizione di secondogenito avrebbe dovuto essere: un ecclesiastico in carriera. Guarito miracolosamente, sceglie il nome di Francesco, ispirandosi al grande santo di Assisi, e diventa un uomo di Dio al servizio dei più poveri, degli esclusi ed emarginati. Da principe a mendicante.

Incontrare oggi San Francesco Caracciolo, conoscere il mondo che ha fatto da cornice al suo apostolato sulla terra, possibile?
La risposta è assolutamente sì, visitando i “suoi” luoghi, quelli che hanno segnato le tappe importanti della sua vita e della sua storia.
Che tu “ci creda” oppure no, puoi fare questa esperienza camminando con noi attraverso Marche, Abruzzo, Molise e Campania.
Non è solo conoscere il Santo, ma imboccare il cammino che da Loreto ti riporta alla Napoli tra il 1500 e 1600.
Non è solo conoscere il Santo protettore dei cuochi, ma è assaporare il gusto e gli odori di queste terre.
Non è solo un cammino ma un’esperienza!