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“Paesaggi con campane – musica tra cielo e terra”

“Paesaggi con campane – musica tra cielo e terra”

Ad Agnone un convegno sul paesaggio sonoro come leva per lo sviluppo turistico delle aree montane
Mercoledi 17 maggio alle ore 17.30 si terrà ad Agnone (IS) nell’ex convento dei Filippini il convegno “Paesaggi con campane – musica tra cielo e terra”.
Come spiega l’ideatrice dell’incontro, l’architetto-paesaggista Donatella Mazzoleniil paesaggio può essere avvertito come la grande partitura di una musica materiale/immateriale scritta dai suoni e ritmi delle forme della terra e dei cicli del cielo che accompagnano il ritmo dei passi e del respiro”.
Ecco allora che Agnone, città delle campane per eccellenza ma anche cuore del cammino di San Francesco Caracciolo oltre che terra di transumanza, può far leva anche sul suo paesaggio sonoro per stimolare in maniera originale e innovativa lo sviluppo turistico del suo territorio.
Prendendo spunto da una loro importante esperienza precedente in Cilento, i relatori – gli architetti Donatella Mazzoleni e Pino Anzani e il compositore Antonello Paliotti – racconteranno la suggestiva ipotesi di come la partitura celata nella sequenza di paesaggi può essere rivelata e prendere voce ad Agnone per essere interpretata in un concerto di suoni ambientali e di campane.
Il convegno si concluderà con un intervento di Ruggero Poi (Fondazione Pistoletto, Biella) sulla transumanza intesa come metodologia di esplorazione del territorio che si applica anche a livello turistico.
L’evento fa parte del progetto “camminare con gusto: alla scoperta in Molise del Cammino di San Francesco Caracciolo, patrono dei cuochi”, intervento finanziato con le risorse PSC della Regione Molise.PROGRAMMA

PROGRAMMA
Saluti Istituzionali
Il Paesaggio e la Musica – Prof. Arch. Donatella Mazzoleni
Il ruolo delle campane nel paesaggio: tradizione e innovazione – Arch. Pino Anzani
Campane a colazione – Maestro Antonello Paliotti
Campane e campanacci: la transumanza educativa – Ruggero Poi (Fondazione Pistoletto – Biella)
Modera: Paola Patriarca Marinelli (Pontificia Fonderia di Campane Marinelli)

Abstract degli interventi

Prof. Arch. Donatella Mazzoleni
Il Paesaggio e la Musica
I paesaggi sono le immagini dei territori in cui nasce, cresce e finisce la nostra vita. La nostra esperienza si espande nello spazio intorno a noi a partire dai luoghi e ambiti ravvicinati che riconosciamo per forme e confini e costituiscono il riferimento primario della nostra identità, la nostra casa. Ma abitare non basta alla vita: è necessario anche l’allontanamento da casa, il viaggio, che all’esperienza dello spazio aggiunge quella del tempo. Se il viaggio è un cammino, fatto in solitudine e in ascolto, il paesaggio può essere avvertito come la grande partitura di una musica materiale/immateriale scritta dai suoni e ritmi delle forme della terra e dei cicli del cielo che accompagnano ritmo dei passi e del respiro. La partitura celata nella sequenza di paesaggi attraversati dal Cammino di San Francesco Caracciolo può essere rivelata e prendere voce ad Agnone, cuore del Cammino e crinale tra l’Est e l’Ovest, la vita e la morte, ed essere interpretata in un concerto di suoni ambientali e di campane.

Arch. Pino Anzani
Il ruolo delle campane nel paesaggio: tradizione e innovazione
Il paesaggio come percezione del territorio è il risultato di una lunga e complessa elaborazione che vede come protagonisti i suoi abitanti. Questo processo di interpretazione e trasformazione dell’ambiente non interessa solo le sue componenti visive o tangibili, ma coinvolge l’intero spettro delle attività umane, tanto da giustificare il concetto di paesaggio come “fondamento dell’identità” delle popolazioni. Nel fitto contesto di interscambi tra uomo e territorio, le relazioni sonore svolgono un ruolo non secondario, arrivando talvolta ad assumere una precisa struttura e una potenza che le proietta su una scala decisamente paesaggistica: è il caso di quello che può essere definito il linguaggio delle campane.

Maestro Antonello Paliotti
Campane a colazione
Un breve resoconto del mio viaggio tra i campanili dell’alto Cilento, in compagnia di Pino Anzani; dal difficile campionamento e classificazione dei suoni delle 56 campane (per circa 30 campanili) presenti sul territorio alla composizione della “strana” partitura, fino alla sua esecuzione, avvenuta il primo maggio del 1999. Presupposto e conseguenza di tutta l’operazione fu una profonda comunione tra noi, quei luoghi e quelle persone che lo caratterizzavano. Per dirla con Llorenç Barber, musicista spagnolo specializzato in questo tipo di composizioni: “Creare una musica le cui fonti sonore siano sparse per il tessuto storico ereditario (torri, campanili e tetti), significa prendere il toro per le corna, proporre una musica la cui opera di incorporazione di luoghi ci apre quartieri dove abitare e risiedere fra cose e case”.

Ruggero Poi (Fondazione Pistoletto – Biella)
Campane e campanacci: la transumanza educativa
Transumare si estende a livello educativo indicando la scelta di spostarsi verso i luoghi più adatti alla “stagione della vita” che stiamo vivendo. Tornare a vivere il nostro ambiente di vita seguendo la stagionalità nel movimento, nelle infrastrutture… porta a individuare i luoghi più adatti alla condivisione di valori e di conoscenze. In questo senso immaginiamo la Transumanza per conoscere luoghi che consentono di abitare in modo sostenibile.

Nicola Caracciolo

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